Un itinerario in un solo comune?....Possibile!!



Questo itinerario vuole essere un viaggio attorno alla meta del Santo Protettore di tutti noi campeggiatori, San Simeone di Sis – Lo Stilita.


Sono a Serramazzoni “ridente paesino, balcone sulla Valle Padana”, come viene definito da anni, è sede dagli anni '60 di una delle più rinomate scuole di tennis gestite dalla FIT e dal CONI, dalla metà degli anni '90 è sede della scuola regionale Alberghiera ormai conosciuta in tutto il mondo, che “sforna” cuochi, maitre e altri addetti per alberghi e ristoranti e, dal 2001, è sede del Santo Protettore di tutti noi campeggiatori.

Quindi partendo dal camper service di Serramazzoni col mio camper, raggiungo il centro del paese e prendo la Sp.21 (via Roma), dopo 4 Km, seguendo le indicazioni stradali, arrivo a Monfestino, sede di un bellissimo castello ristrutturato dopo la seconda Guerra Mondiale da privati, dove gli stessi risiedono nel periodo estivo ma, essendo privato, non è visibile all'interno, se non in fotografia; ma quello che mi interessa veramente di Monfestino, è la chiesa parrocchiale, sede del nostro Protettore, amorevolmente curata da Don Franco Misley. Al suo interno trovo un bellissimo quadro del pittore-scultore locale Giovanni (Gianni) Cuoghi, che è anche l'autore della statua sempre dedicata al nostro Santo, per ora in terra cotta dipinta, ma presto in bronzo.

Dopo la doverosa visita al Santo, inizia il vero viaggio alla ricerca delle bellezze architettoniche e naturalistiche del comune.

Torno sui miei passi e a Serramazzoni giro a sinistra seguendo la Sp.3 (ex SS.12) via Giardini, dopo 2 Km. circa trovo sulla destra un incrocio che mi porta alla frazione di Pompeano, dove trovo un bellissimo castello su una sporgenza vulcanica attorniato da un simpatico paesino, Pompeano appunto. Se siete affamati potete tranquillamente fermarvi a mangiare presso la Trattoria dei Cacciatori, dove potrete gustare sicuramente le ottime crescentine e, chiedendo se la cuoca ha voglia di farli, i meravigliosi “borlenghi”, ma la cuoca è ampiamente in grado di farvi anche i piatti tradizionali modenesi.

Ritornando verso Serramazzoni, vi consiglio di fermarvi presso il caseificio Santa Rita; il caseificio Santa Rita è stato premiato come miglior caseificio produttore di Parmiggiano-Reggiano da cultura biologica, inoltre contattando preventivamente il caseificio, è possibile vedere la “creazione” della forma, fin dal conferimento del latte, unico problema; essere sul posto all'alba!

Torno a Serramazzoni, la oltrepasso e scendo verso la pianura. Percorsi 7 Km. raggiungo Montagnana, giro a sinistra seguendo le indicazioni Rocca Santa Maria, dopo 1,5 Km. arrivo a destinazione, attenzione, vi consiglio di parcheggiare il camper sull'incrocio che porta alla Rocca, non provate a entrare, si rischia di dover chiamare un'impresa di demolizioni per venirne fuori! A parte gli scherzi, non è consigliabile entrare nel borgo perché la strada è stretta e comunque non troveremmo da parcheggiare, in qualsiasi caso sono 500 m. di strada a piedi. Si raggiunge così la Pieve romanica di Rocca Santa Maria, fatta realizzare da Matilde di Canossa nell'XI secolo. Visitata la meravigliosa Pieve e gironzolato per le stradine del borgo medioevale, chiedo ai locali come raggiungere “il Sasso delle Streghe” e le “salse della Cintora” di Montagnana; il Sasso delle Streghe è un dente roccioso dove ancor oggi possiamo trovare conchiglie fossili a riprova che anche i nostri appennini nell'antichità erano sommersi dal mare e le salse della Cintora, che sono piccoli vulcani che eruttano acqua fangosa, non hanno nulla da invidiare alle più famose “Salse di Nirano”. Ritorno sulla via Giardini e proseguo verso Maranello. Dopo altri 3 Km. sulla destra trovo l'indicazione per il Museo della Rosa Antica, la strada è stretta, ma ne vale la pena visitarlo, il terreno coltivato a rose copre una superficie di 3 ettari, ma la proprietà del Sig. Roberto è di 43 ettari, tutti coltivati a fiori, ci vuole un giorno solo a visitare il museo. Ritornando verso Serramazzoni sulla sinistra troverete l'indicazione di un camper service presso il Ristorante La Roccia, se avete fame potere tranquillamente fermarvi, sono camperisti anche loro, e se vi volete fermare al ristorante gusterete ottimi piatti della cucina locale. Raggiungo Ligorzano e seguo le indicazioni per Pazzano, il borgo, anch'esso medioevale, merita sicuramente una sosta, oltrepassato Pazzano seguo le indicazioni per le “Cascate del Bucamante”, la mia meta. Le cascate restano ai piedi del castello di Monfestino, ma la strada più agevole è sicuramente quella appena indicata. Il luogo si presta per una bella passeggiata rinfrescante, è infatti tutto nei boschi e a fianco del Rio Bucamante.

Torno a Serramazzoni, questa volta giro a destra sempre sulla Sp.21 (via 24 Maggio) ma questa volta seguiamo le indicazioni per Prignano, la strada atraversa un fresco bosco alla fine del quale un incrocio a destra mi porta a Varana, da Serramazzoni sono 9 Km. raggiungo i Sassi, denti di ofiolite che affiorano dal terreno, meta di molti scalatori che sfruttano la dura roccia come palestra, ma seguendo il sentiero potrete tranquillamente inerpicarvi anche voi che magari scalatori non siete. Ora di mangiare, mi fermo al Ristorante Il Braciere, il nome è un programma.

Guardo l'orologio, e scopro che a girare e vedere i dintorni del comune del Santo, ho fatto passare tutto il fine settimana e anche qualcosa in più, ho ancora un po' di tempo e quasi quasi prendo la bicicletta e mi metto a seguire i sentieri che i ragazzi di Serramazzoni hanno segnalato e tabellato e che mi riportano su tutti i percorsi che ho appena fatto, non importa, mi sono divertito e con quello che ho mangiato nei vai ristoranti un po' di moto mi farà sicuramente bene.